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Gli immigrati nell'agricoltura italiana

Il nostro paese, in tempi relativamente recenti, è passato da terra di partenza di migranti a luogo di arrivo di uomini e donne provenienti da realtà prive di opportunità o segnate da eventi drammatici. Il fenomeno, progressivamente accresciutosi, ha assunto importanti riflessi di natura sociale avendo alla base motivazioni complesse, anche di natura economica.

In tale contesto si verificava anche un crescente ricorso all'utilizzo di forza lavoro extracomunitaria nelsettore agricolo, la cui entità ha spinto l'INEA sul finire degli anni ottanta grazie alla lungimiranza e all'intuito dell'allora Presidente prof. Giuseppe Barbero ad avviare una indagine sulle relazioni tra lavoratori extracomunitari e agricoltura italiana su tutto il territorio nazionale grazie al supporto offerto dalle Sediregionali dell'Istituto.

Durante tutti questi anni, l'indagine ha contribuito non soltanto a fornire informazioni preziose sul
fenomeno dell'immigrazione in agricoltura ma ha costituito una buona base su cui impiantare un filone di ricerca, grazie soprattutto alla mole di dati e di informazioni di cui l'INEA attualmente dispone. Nell'arco di venti anni, infatti, l'indagine si è arricchita modificandosi di pari passo con il fenomeno stesso dell'immigrazione, aggiungendo alle informazioni quantitative dei dati ufficiali – ISTAT, ministero del Lavoro, ministero dell'Interno, INPS informazioni qualitative ottenute con interviste a testimoni di qualità (funzionari e rappresentanti di organizzazioni professionali, istituzioni regionali, provinciali e locali, Prefettura, Questure, organizzazionisindacali, centri territoriali per l'impiego, centri di accoglienza, organismi di assistenza e solidarietà, imprenditori e glistessi immigrati), le cui vocisono in grado di restituire una realtà più composita che i numeri da soli data la natura delfenomeno non sono in grado difornire.

Da questa eterogeneità di fonti, ma soprattutto dal loro confronto, l'indagine è riuscita a delineare un profilo sempre più netto del fenomeno migratorio in agricoltura, dando luogo ad una stima, unica nel suo genere, che tende ad avvicinarsi sempre più alla dimensione reale dell'impiego degli immigrati in agricoltura.

Il notevole lavoro svolto in tutti questi anni è stato arricchito da un indispensabile approfondimento di tematiche strettamente legate all'immigrazione, con il preciso scopo di contribuire a completare un quadro che, seppur appaia ancora di difficile ultimazione, rivela già ai nostri occhi degli elementi utili per capire come sista muovendo, come cambia e come si evolve il fenomeno migratorio.


[Continua]


      

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