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La gestione sostenibile dei fattori produttivi in agricoltura: il progetto FATIMA

Il 26 e 27 maggio, si è tenuto a Roma presso la sede CRA-INEA e a Tarquinia nei locali del Consorzio di Bonifica, il 1° Regional Meeting del progetto FATIMA (FArming Tools for external nutrient Inputs and water MAnagement).

Il progetto FATIMA, finanziato nell'ambito del Programma Quadro europeo per la Ricerca e l'Innovazione (Horizon 2020) in risposta alla call "Sustainable Food Security (H2020-SFS-2014-2); Topic: External nutrient inputs (SFS- 02a-2014); Type of Action: Research and innovation actions (RIA)"], ha come obiettivo generale quello di individuare attività di consulenza aziendale innovative, in grado di aiutare l'ottimizzazione della gestione e dell'uso dei fattori produttivi (in particolare nutrienti, acqua ed energia) nei sistemi agricoli intensivi, con la prospettiva di coniugare produzione agricola sostenibile con un'equa competitività economica.

In questo incontro è stato presentato il progetto di ricerca che il CRA porterà avanti insieme al Consorzio di Bonifica Maremma Etrusca ed ad altri utilizzatori e gestori delle risorse naturali locali.

Lo scopo è stato quello di coinvolgere le comunità locali a tracciare una strada per sviluppare strategie agro-ambientali, economiche e sociali che possano aiutare gli stakeholders a migliorare la gestione del territorio, le politiche e le infrastrutture tecniche per arrivare ad un'agricoltura sostenibile.

Il progetto è costituito da un partenariato esteso e internazionale di 23 istituzioni pubbliche e private. Le attività di studio e analisi verranno effettuate in otto aree test che rappresentano di per sé anche gli otto casi studio suddivisi tra Spagna, Italia, Grecia, Austria, Repubblica Ceca, Olanda, Francia e Turchia. L'Area pilota del progetto FATIMA in Italia è la Piana di Tarquinia.

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