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NUOVA OCCUPAZIONE E INCLUSIONE SOCIALE IN AGRICOLTURA

Equità di genere, ricambio generazionale e inclusione sociale sono stati al centro dell'incontro di oggi dedicato alle trasformazioni in seno all'agricoltura europea.

Diminuisce il livello dell'occupazione, così come il numero delle piccole aziende, mentre aumenta l'occupazione dipendente. Grazie ad una maggiore tecnicità mestieri esistenti si stanno modificando e ne stanno nascendo di nuovi legati ai servizi sociali e ambientali.

L'equità di genere dal punto di vista salariale, nonostante la crescente femminilizzazione dell'impiego salariato, non è ancora compiuta a causa di fenomeni di discriminazione che vedono le donne più rappresentate in livelli professionali meno retribuiti; analogamente preoccupa il ricambio generazionale che presenta prospettive insufficienti.

L'agricoltura si conferma essere un settore di inclusione sociale, sia come opportunità di integrazione lavorativa di soggetti svantaggiati, sia per la natura socio-sanitaria dei servizi che offre.

Il progetto di ricerca "L'attrattività dei mestieri dell'agricoltura: nuova occupazione e inclusione sociale" è stato realizzato dall'Alpa e finanziato dall'Unione europea,  con la collaborazione di partner nazionali – l'Inea nell'ambito del progetto "promozione della cultura contadina" – ed europei – Effat, European federation of trade unions in the food, Agriculture and tourism sectors, ccoo Confederación sindical de comisiones obreras e fItag (Spagna), Peco Institute e Igbau (Germania), Fga-Cfdt (Francia).

«È fondamentale – ha commentato a latere dell'evento Tiziano Zigiotto, Presidente dell'INEA - armonizzare le parti sociali per facilitare le procedure di riconoscimento professionale e previdenziale dei lavoratori, dal momento che il mercato del lavoro agricolo risente maggiormente del fenomeno della migrazione, che favorisce l'impiego di lavoro senza le dovute tutele e quello irregolare. Questi fenomeni possono essere arginati da adeguate forme contrattuali e da una maggiore professionalizzazione».


      

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