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Progetto assistenza tecnica e supporto operativo al Mipaaf per la definizione delle politiche di sviluppo nel settore delle bioenergie in agricoltura

Responsabile Progetto: Roberto Murano e Giuseppe D'Amore

Fine del progetto: 16/12/2014

L'agricoltura italiana, come quella europea, vive un'importante fase di cambiamento degli orientamenti produttivi, con l'obiettivo primario di dare concretezza alla cosiddetta multifunzionalità. Le aziende agricole sono alla ricerca di nuovi indirizzi produttivi che, supportati dalle novità legislative a livello comunitario e nazionale, siano in grado di garantire una fonte di reddito aggiuntiva e/o alternativa rispetto a quello tradizionalmente derivante dall'attività agroforestale.

Fra le filiere produttive che più possono contribuire a tale obiettivo c'è quella agroenergetica, che svolge un importante ruolo anche per il raggiungimento degli obiettivi ambientali comunitari e di Kyoto.

Inoltre lo sviluppo delle filiere agroenergetiche può contenere i processi di abbandono delle aree agricole meno competitive, contribuire ad una più razionale gestione dello spazio rurale con effetti positivi sul piano paesaggistico, rendere disponibile una fonte energetica alternativa riducendo la dipendenza dai prodotti di origine fossile, risolvere il problema dello smaltimento dei residui agricoli ed agroindustriali attraverso il loro utilizzo a fini energetici

Allo stato attuale abbiamo a disposizione sia interventi di carattere industriale sia la possibilità di operare attraverso sistemi di generazione diffusa che possono operare a livello aziendale o meglio a livello di aggregazioni di aziende agricole locali.

Non bisogna però tralasciare le possibilità offerte dagli impianti di produzione diffusa che, seppure in scala minore, possono contribuire non solo agli obiettivi di natura ambientale ma anche a migliorare sensibilmente la competitività aziendale integrando e sviluppando le potenziali fonti di reddito per l'imprenditore agricolo. Si va quindi dal possibile utilizzo delle deiezioni animali o degli scarti della prima trasformazione dei prodotti aziendali per la produzione di biogas, all'utilizzo diretto di biomasse legnose che dalla possibilità di utilizzare gli oli di origine vegetale direttamente per autoconsumo sia esso finalizzato alla produzione di calore e/o energia sia come carburante per trazione.

Obiettivi della ricerca e descrizioni delle attività

Il settore delle politiche bioenergetiche in agricoltura, nelle sue differenti articolazioni settoriali, richiede il supporto di una strategia d'insieme capace di applicare in una visione unitaria le molteplici competenze interministeriali e misure di intervento (dagli strumenti a sostegno delle imprese, agli incentivi agli obiettivi ambientali, certificati verdi-bianchi, aspetti tecnologici, fiscali ecc.). Occorre tuttavia tenere presente come questo settore sia in continua evoluzione, sia dal punto di vista tecnologico che agronomico, oltre che comprendere una ampia gamma di tipologie di produzione e di trasformazione.

A tal fine questo progetto ha come obiettivo di fornire assistenza tecnica al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali per la definizione, programmazione e attuazione di politiche di supporto alla produzione di energia da fonti rinnovabili agricole.

Per il conseguimento di questo obiettivo si rende necessario da una parte fornire un supporto operativo diretto agli Uffici del Ministero competenti in materia, dall'altra approfondire temi di ricerca in tipologie di settore ritenute strategiche.

Il progetto si sviluppa quindi in due linee di azioni:

Azione A - Attivazione di una postazione tecnica presso il Mipaaf.

L'esistenza di una dotazione aggiuntiva di personale, collocato in una postazione ad hoc presso il Mipaaf, consentirebbe di adempiere e velocizzare le attività inerenti il coordinamento e l'implementazione dei numerosi interventi necessari.

Attività previste:

L'attività della postazione si concretizzerà in:

1. Analisi dei riferimenti normativi in materia;

2. Supporto alla revisione e al completamento del corpus normativo per il settore;

3. Definizione e attuazione degli interventi per lo sviluppo del settore;

4. Predisposizione degli atti amministrativi necessari;

5. Monitoraggio della realizzazione delle politiche e degli interventi previsti.
 

Compito di tale postazione sarà anche quello di rispondere adeguatamente ai fabbisogni di indirizzo e coordinamento delle Amministrazioni regionali relativamente all'attuazione delle politiche nazionali per il settore.

Tale linea prevede l'utilizzazione di risorse umane aggiuntive rispetto all'attività ordinaria del MiPAF, dotate di adeguata professionalità e competenza. Il fabbisogno aggiuntivo di risorse umane necessarie per l'espletamento delle attività suddette sarà articolato nei diversi livelli (segreteria, collaboratori tecnici, collaboratori amministrativi, funzionari esperti in gestione amministrativa e politiche per il settore agricolo e agro-energetico).

Azione B - Valorizzazione a fini energetici dei sottoprodotti di lavorazione agricola alimentare e forestale.

Tra i vari settori e possibilità di produzione di energia da fonti rinnovabili agricole, si ritiene particolarmente interessante per gli sviluppi del settore la valorizzare di tutti i sottoprodotti e gli scarti delle lavorazioni in ambito agricolo, agroalimentare e forestale.

Si prevede quindi di effettuare una attività di ricerca scientifica incentrata su:

a. individuazione delle principali filiere e dei loro sottoprodotti;

b. verifica della possibilità tecnico-economica di realizzazione di impianti di trasformazione in energia dei sottoprodotti per le filiere individuate;

c. analisi delle potenzialità delle filiere e dei territori:

d. analisi e ottimizzazione delle politiche pubbliche di incentivo e sostegno per le produzioni e le filiere individuate.

Lo studio in oggetto esaminerà nel dettaglio e renderà disponibili per l'amministrazione e per la divulgazione dei risultati ottenuti, i seguenti aspetti:

a. Inizialmente verranno analizzate le principali filiere agricole, alimentari e forestali che prevedono come output produttivo scarti e/o sottoprodotti idonei all'utilizzo come fonte energetica; la dimensione media delle imprese coinvolte, i quantitativi di materia prima energetica disponibili, la dislocazione territoriale dei soggetti interessati anche allo scopo di individuare distretti produttivi di riferimento.

b. In funzione delle filiere individuate al punto precedente, si procederà alla verifica della fattibilità tecnico/economica del completamento della filiera produttiva con la produzione di energia e calore, in particolare finalizzate a rispondere ai fabbisogni produttivi della filiera stessa.

c. In seguito sarà analizzato il potenziale produttivo delle singole filiere al fine di determinare sia il potenziale nazionale sia la dislocazione territoriale delle produzioni agroenergetiche in oggetto.

Per concludere si procederà ad una analisi delle tipologie di intervento pubblico in atto o ipotizzabili, in funzione della loro capacità di rispendere alle esigenze specifiche di implementazione del settore e quindi ottimizzare il sostegno alle filiere agroenergetiche individuate.


      

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