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Rassegna stampa settore latte e derivati dicembre 2013 - marzo 2014

1. FRODI (Sequestri e azioni repressive)


False coop, frode da 178 milioni sulle quote latte

Sono quattro per ora gli indagati, rappresentanti di altrettante cooperative bergamasche accusati di aver aggirato il pagamento delle multe destinate a coloro che sforano le quote di produzione assegnate. Le quattro cooperative sarebbero state create ad hoc allo scopo di coprire o meglio simulare il ruolo di acquirente diretto, per poi rivendere in seconda battuta ai veri acquirenti il latte prodotto in eccesso da alcuni allevamenti della zona.
Secondo la Guardia di Finanza, la cifra relativa alla frode riscontrata ammonterebbe a circa 178 milioni di euro.

- Corsera 07/02/2014 (vedi all. 1 n°1)


Cina e Canada, intesa sui falsi, ma gli USA dicono no

È il mercato Nord americano, secondo le analisi di Coldiretti, il mercato più colpito dal fenomeno dei prodotti "italian sounding" e presso cui si collocano anche i principali realizzatori al mondo di formaggi simil-italiani, con una produzione che ha raggiunto nel 2013 le 200.000.000 di Tonnellate. Tra le principali produzioni compaiono il parmesan, l'asiago, il provolone, la mozzarella e la gorgonzola, per un danno stimato sul territorio americano in 5 miliardi di euro nei confronti delle produzioni italiane.
È per questo motivo che l'Italia sta conducendo una battaglia senza esclusione di colpi per tentare di ridurre l'impatto causato dalle produzioni agro-alimentari "italian sounding" nel mondo, e che ha portato al raggiungimento di un primo accordo con la Cina relativo al "mutuo riconoscimento" di 10 prodotti italiani, e con il Canada con cui è stata trovata un'intesa sull'identità dei marchi. Risulta difficile invece il rapporto con gli USA, con cui le istituzioni italiane stanno tentando di aprire un negoziato contrastato però dagli interessi delle imprese locali.

- La Repubblica 13/03/2014 (vedi all. 1 n°2)
- La Repubblica 21/03/2014 (vedi all. 1 n°3)
- La Repubblica 28/03/2014 (vedi all. 1 n°4)


2. NORMATIVE


Lo Strachitunt diviene DOP

Lo Strachitunt, formaggio erborinato prodotto con latte intero crudo di vacca nei comuni di Taleggio, Vedeseta, Gerosa e Blello, tutti situati nella Valtaleggio diventa DOP. Con l'iscrizione nel registro europeo delle Dop e Igp di questo formaggio, salgono a 261 le denominazione italiana di qualità riconosciuta in ambito comunitario.

- Agronotizie 14/03/2013 (vedi all. 1 n°5)


3. ANALISI E VALUTAZIONI ECONOMICHE

Modesto aumento della produzione di latte in Ue: in riduzione la produzione italiana
 
Una forte difformità nelle produzioni dei paesi comunitari ha caratterizzato la campagna produttiva 2013, con un aumento del 2% pari a 2 milioni di tonnellate fatto registrare nel dicembre 2013 rispetto alla stessa data del 2012. 
Da un lato, la Germania(+2,3%), l'Olanda(+6%) e la Danimarca(+3,8%) hanno fatto evidenziare aumenti significativi rispetto allo stesso periodo del 2012, al contrario dell'Italia che ha visto ridurre le proprie produzioni di quasi 100.000 tonnellate, attestando provvisoriamente la produzione nazionale in 7,9 milioni di tonnellate per la campagna 2013.

- Agronotizie 10/12/2013 (vedi all. 1 n°6)
- Agronotizie 21/01/2014 (vedi all. 1 n°7)
- Agronotizie 29/01/2014 (vedi all. 1 n°8)
- Agronotizie 03/03/2014 (vedi all. 1 n°9)


Latte, calano i consumi del fresco

Nel 2013 le vendite di latte fresco sono diminuite del 4,2% in valore e del 4,3% in volume, mentre quelle di latte Uht hanno registrato una crescita in valore pari al 2,1% ma non del volume con un leggerissimo calo pari allo 0,2%, e sono state parzialmente bilanciate dall'incremento delle vendite del latte di soia cresciute del 13,8% in valore e del 15,3% in volume.
L'inversione di tendenza è da imputare principalmente a tre fenomeni: la crescita dei problemi legati all'intolleranza al lattosio, la lotta agli sprechi e la variabile prezzo che hanno entrambe favorito il latte Uht.

- La repubblica 11/03/2014 (vedi all. 1 n°10)


Si riducono  le scorte e le produzioni di Parmigiano Reggiano e risalgono i prezzi

Il Parmigiano Reggiano torna nel 2013 ad ottenere risultati positivi, in ripresa dopo il crollo dei prezzi registrati nel 2012 ed il duro colpo assestato dal terremoto nei confronti dei caseifici situati in provincia di Modena e a Mantova.
Il 2012 ha visto infatti una riduzione della produzione pari allo 0,85% e delle giacenze per il 4,3%, mentre dal lato dei consumi si è assistito ad una tenuta dei consumi interni ed un incremento dell'export pari al 5% rispetto all'anno precedente. Il 34% della produzione totale è stata assorbita dalle esportazioni indirizzate principalmente verso Francia, Regno Unito, Germania, e Stati Uniti, con questi quattro paesi che hanno assorbito il 69,5% dell'export totale.
Dal lato dei prezzi all'origine, il Parmigiano Reggiano ha fatto registrare un notevole incremento passando da 8,62 €/kg del primo semestre 2013 a 9 €/kg netti di gennaio 2014, anche se il prezzo attribuito agli allevatori non ha avuto . Le vendite presso la GDO hanno registrato un calo dell'1%, compensate dall'aumento delle venditre dirette dei caseifici effetto-catena del dopo-terremoto.


- Agrisole  7-13/02/2014 (vedi all. 1 n°11)


Prospettiva di prezzi sostenuti per il latte

I prezzi del latte sembrerebbero destinati a mantenere livelli elevati, a causa della domanda mondiale in crescita dovuta al continuo aumento demografico e dei redditi pro capite. A conferma di quanto affermato è arrivato in Lombardia l'accordo tra i principali rappresentanti del settore agricolo, Coldiretti, Cia e Confagri, e la Lactalis, che ha fissato il prezzo del latte alla stalla in 44,5 centesimi di euro al litro per il periodo che va da Febbraio al Giugno 2014.

- L'informatore Agrario 02/2014 (vedi all. 1 n°12)
- Agrisole  24-30/01/2014 (vedi all. 1 n°13)
- Agronotizie 16/01/2014 (vedi all. 1 n°14)


Pecorino Romano: buoni risultati sul mercato estero, ma export in calo

Forte aumento del prezzo ottenuto nei mercati esteri pari al 10,6% rispetto al 2012, a fronte di un calo del volume venduto del 1,4% . Nel biennio 2012-12 c'è stato un consolidamento del prezzo all'origine favorito dalla buona domanda estera che ha assorbito oltre i due terzi della produzione, con le esportazioni dirette verso Stati Uniti che hanno ripreso il trend di crescita (che si era interrotto nel triennio 2009-11 a causa della forte crisi economica e dei consumi).

- L'informatore Agrario 05/2014 (vedi all. 1 n°15)

Granarolo fonda Granarolo UK ed è ad un passo dall'acquisizione di Latterie Friulane

Sta per giungere al termine l'acquisizione di Latterie Friulane da parte di Granarolo, operazione rallentata e caldamente osteggiata dai lavoratori, dai sindacati e da alcuni esponenti della Regione Friuli Venezia Giulia.
I motivi alla base della protesta sarebbero da ricercare nel piano di dismissione ventilato tra gli addetti ai lavori di alcune attività storiche della Latterie Friulane, quali la mozzarella, lo yogurt e la ricotta, mantenendo soltanto le produzioni di latte e Montasio Dop.
Questa trattativa segue la "fondazione" di Granarolo UK, creata allo scopo di facilitare l'esportazione dei formaggi italiani oltre confine, in partnership con la F.lli Bosco Ltd, grande player di prodotti alimentari italiani di qualità sul mercato inglese.

- Corsera 19/12/2013 (vedi all. 1 n°16)
- Corsera 08/01/2014 (vedi all. 1 n°17)


Gruppo Lactalis: acquista l'australiana Harvey Fresh e chiude l'italiana Invernizzi

Il Gruppo francese ha acquistato attraverso la controllata Parmalat la Harvey Fresh, società australiana specializzata nel settore del latte e dei derivati per una cifra pari a 79 milioni di euro, ampliando e rafforzando la sua presenza nel mercato d'oltreoceano. La politica di acquisizione e di aggregazione delle produzioni, ben cara al Gruppo Lactalis, ha portato all'annuncio di un imminente chiusura dello stabilimento produttivo ex Invernizzi di Caravaggio (Bg), che occupa 218 dipendenti, e di una redistribuzione delle produzioni negli stabilimenti di Casale Cremasco, Certosa e Corteleona.

- Gazzettadiparma 31/03/2014 (vedi all. 1 n°18)
- Corsera 03/02/2014 (vedi all. 1 n°19)
- Corsera 05/02/2014 (vedi all. 1 n°20)


4. VARIE

Non c'è pace per la mozzarella di Bufala Campana DOP

Il Consorzio di tutela replica alle accuse e alle richieste di commissariamento avanzate dal presidente della Federazione nazionale di prodotto latte bufalino di Confagricoltura, e attacca sulla proposta effettuata dalla stessa Confagricoltura che prevede il doppio stabilimento per i produttori, bollandola come un pretesto per favorire l'attività delle multinazionali del latte, invece che preservare l'attività svolta da un comparto che occupa oltre 15000 addetti.

- La repubblica 27/12/2013 (vedi all. 1 n°21)
- L'informatore Agrario 03/2014 (vedi all. 1 n°22)
- Corsera 15/01/2014 (vedi all. 1 n°23)


Parmigiano Reggiano, Grana Padano ed Asiago: arrivano i tetti produttivi


Se da un lato le esportazioni dei principali formaggi DOP hanno fatto segnare nel 2013  un incremento dei volumi, dall'altro questo incremento non è stato accompagnato dallo stesso aumento in valore.
Anche per questo motivo è stato creato un Piano di regolazione dell'Offerta dai singoli Consorzi di Tutela, mirato a definire tetti di produzione mirati a ridurre al minimo l'oscillazione dei prezzi di mercato, per favorire in questo modo la stabilizzazione dei redditi degli allevatori ed il massimo livello qualitativo del prodotto finale.
L'attuazione dei piani produttivi già avviata nel 2013 da parte del Consorzio del Parmigiano, aveva portato ad una riduzione della produzione pari allo 0,85%, e all'effettuazione di controlli supplementari di 3,5 milioni di singole forme presso i caseifici e di 1748 punti vendita presso cui veniva commercializzato il prodotto, assicurando ai consumatori e ai produttori il massimo livello di tutela possibile.
Il Consorzio del Grana Padano ha quindi fissato per il 2014 un piano produttivo a 4,550 milioni di forme, nella quale i produttori che contribuiranno al superamento di tale soglia pagheranno una quota associativa maggiorata.
Anche il consorzio dell'Asiago ha fissata una quota produttiva massima, pari a 1,402 milioni di forme fresche e 268 mila forme stagionate per il 2014, a fronte di una avvenuta produzione per il 2013 di 1,7 milioni di forme.
Anche in questo caso, i produttori che oltrepasseranno la soglia assegnata saranno costretti a pagare una quota associativa maggiorata, ad eccezione dei caseifici in grado di dimostrare di aver commercializzato all'estero i quantitativi prodotti in eccesso.

- L'informatore Agrario 02/2014 (vedi all. 1 n°24)
- Agrisole 17-23/01/2014 (vedi all. 1 n°25)
- Agrisole 21-27/02/2014 (vedi all. 1 n°26)
- Corsera 11/03/2014 (vedi all. 1 n°27)


Latte di capra: Amalattea e Cra insieme per sviluppare la filiera alta qualità

È stato definito un protocollo di collaborazione tra Amalattea Spa, il principale player nazionale nel settore della trasformazione e commercializzazione di latte di capra e derivati, ed il Cra, Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura, volto a sviluppare ed ampliare la gamma di prodotti a base di latte di capra "100% italiano di alta qualità" e di verificare le relative proprietà medico nutrizionali positive. L'intesa prevede la definizione delle azioni necessarie, dei tempi operativi, delle persone da coinvolgere e dei relativi costi. Nel progetto è prevista la collaborazione del Gruppo Granarolo che mira ad implementare la sua presenza in questo ambito produttivo.

- Agronotizie 26/02/2014 (vedi all. 1 n°29)
- Corsera 27/02/2014 (vedi all. 1 n°30)

 
Presenza di Escherichia Coli nel Formaggio Roquefort Carrefour

Dopo il Belgio e la Francia anche in Italia è allerta alimentare per il formaggio Roquefort marchiato Carrefour contaminato da una forma di Escherichia coli particolarmente pericolosa. È stata avviata dalla catena di supermercati il ritiro del formaggio da tutti i punti vendita,  ed una campagna di richiamo mirata ad avvisare i consumatori attraverso i cartelli posti nei punti vendita ed un allerta direttamente pubblicato sul sito internet.

- Sole24ore 15/02/2014 (vedi all. 1 n°31)
- Agronotizie 17/02/2014 (vedi all. 1 n°32)

 

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