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Rassegna stampa settore latte e derivati novembre-Dicembre/Gennaio 2013

Rassegna stampa
Novembre - Dicembre 2012 / Gennaio 2013
Settore latte e derivati


Temi di attualità:

1.FRODI

Prodotti alimentari nuovamente nel mirino dell' Antitrust

Si analizzano le recenti azioni dell'Autorità garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) tendenti a colpire le scorrettezze delle comunicazioni pubblicitarie dei prodotti alimentari. Si riporta il caso di due importanti aziende a cui è stato contestato l'uso scorretto di claim nutrizionali di tipo comparativo non accompagnati dall'indicazione del termine di raffronto. L'istruttoria dell'Antitrust ha reso evidente numerose scorrettezze soprattutto nella promozione televisiva e sui siti internet aziendali.
In conclusione si chiede alle aziende, che vogliano utilizzare dei claim nutrizionali, di mettere il consumatore in condizione di avere informazioni veritiere, scientificamente supportate, complete, ma, in primis, idonee ad essere immediatamente comprese senza omissioni o ambiguità.

Il mondo del latte n°1 del gennaio 2013 "Prodotti alimentari nel mirino dell'antitrust"
Il mondo del latte n°1 del gennaio 2013 "Comunicazione commerciale dei prodotti alimentari"

Caso quote latte. Nuove perquisizioni.

Approfondimento sull'evoluzione delle indagini e dei procedimenti giudiziari legati alla questione delle quote latte in Piemonte e Lombardia. Diverse importanti cooperative di allevatori, dopo aver sforato le quote, sono state fatte fallire senza versare nulla allo Stato. Hanno poi cambiato regione e hanno ricominciato da capo grazie alla corruzione di qualche funzionario pubblico. Per approfondire le dinamiche delle malversazioni sono anche stati sentiti come testimoni ex ministri ed alti funzionari ministeriali.

Corsera del 17/01/2013 "Quote latte. Nuove perquisizioni"

Formaggi e contraffazione: non tutto quello che si compra è come si crede

L' intervista ad un importante player del mercato, in occasione di un convegno, offre l'opportunità di illustrare le caratteristiche e l'ampiezza del fenomeno della contraffazione nel settore dei formaggi che è necessario combattere con l'impegno di tutti e nuove regole mirate. Evidenziata la complessità del fenomeno: dalla contraffazione dei prodotti di marca, all'imitazione dei prodotti, dall' utilizzo dell'italian sounding al falso made in Italy. Secondo le stime di Assolatte il danno per il settore italiano dei formaggi si aggira sui 60 miliardi di €. Mentre in Italia ed in Europa le normative sono chiare ed il fenomeno è più ridotto, a livello internazionale mancano regole e strumenti per impedire queste pratiche.
Un secondo articolo riporta l'analisi degli industriali lattiero caseari sui principali aspetti delle contraffazioni e le ricadute negative sul comparto esposte in un' audizione alla commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni contraffattivi. Nell'illustrare il fenomeno viene posta la necessità di individuare strumenti che favoriscano e non limitino l'accesso alle materie prime di qualità anche non prodotte nel nostro paese viste le carenze strutturali di molte nostre produzioni. Si è insistito molto sul fatto che, nel nostro paese, il sistema dei controlli è molto efficiente ed efficace e potrà migliorare le sue capacità attraverso un coordinamento generale di tutti gli organi ad esso preposti. Ribadita la necessità di riuscire a definite regole certe a livello internazionale per poter arginare questi fenomeni, che hanno ormai raggiunto livelli impressionanti
Un terzo articolo commenta una recente ricerca del Censis sulla dimensione, le caratteristiche e gli impatti delle frodi sul sistema paese, settore per settore.

Il mondo del latte n° 1 del gen. 2013 "Formaggi e contraffazione"
Il mondo del latte n° 11 del nov. 2012 "Contraffazione sistema lattiero - caseario"
Il mondo del latte n° 11 del nov. 2012 "L'impatto della contraffazione sul sistema paese"


Quote latte i rilievi della Corte dei Conti

Ripercorse dalla Corte le vicende che hanno portato il nostro paese ad un esborso di 4,4 ml di € all'Unione Europea, di cui solo 2,2 ml imputabili ai produttori. La Corte interviene per chiedere alle istituzioni interessate di adoperarsi per far cessare le illegalità pubblicamente denunciate e recuperare la quota di debito maturata dai produttori. Le conseguenze finanziarie della cattiva gestione delle quote latte non solo hanno provocato un contenzioso con l'UE ed un esborso assurdo a carico della fiscalità generale, ma hanno anche provocato una grave alterazione del mercato a danno delle aziende rispettose della normativa.

L'informatore Agrario n° 5/2013 "Quote latte rilievo Corte dei Conti"

Miglioramenti sulla tracciabilità delle mozzarelle in Campania

Si richiamano i provvedimenti del Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana volti a prevenire le truffe che hanno raggiunto la ragguardevole cifra di 100 ml di € l'anno. Si è deciso di modificare il disciplinare di produzione con misure per migliorare la tracciabilità e realizzare linee di prodotto specifiche per il canale della ristorazione.
Si segnalano inoltre sequestri al Salone del Gusto di Torino di materiale promozionale di falsa mozzarella di bufala campana Dop.

Terra e vita n° 46/2012 del 12/11/1012 "Mozzarelle migliora la tracciabilità"

 


2.NORMATIVE

Considerazioni sull'etichettatura di origine delle materie prime

Due editoriali riportano, con diverse argomentazioni, la posizione degli industriali trasformatori sulle questioni connesse all'etichettatura di origine ed in particolare la contrarietà all'imposizione ai prodotti lattiero caseari ottenuti in Italia dall'obbligo di indicare in etichetta l'origine delle materie prime utilizzate, di cui alla legge 204/2004 e alla legge n. 4/2011 su cui vi è stato parere contrario della Commissione Europea. La non possibilità di etichettare all'origine il latte proveniente dall'estero, indispensabile per le industrie italiane, comporterebbe il rischio di dover delocalizzare all'estero la produzione.
Nel secondo articolo il nuovo presidente dell'associazione europea degli industriali lattieri insiste sull'aumento dei costi che verrebbero generati dall'obbligo di indicare in etichetta l'indicazione di origine.

Il mondo del latte n° 12 del dic.2012 "Etichettatura d'origine"
Il mondo del latte n°  12 del dic.2012 "Sette domande la nuovo presidente EDA"

Focus sulla disciplina delle relazioni commerciali nella cessione dei prodotti agricoli ed agroalimentari (Art. 62 Legge 27/2012)

Responsabili ministeriali ed imprenditori evidenziano diversi aspetti della recente disciplina sulle relazioni commerciali nata per evitare il più possibile l'attuazione di pratiche inique derivanti dagli squilibri presenti nella filiera e per regolarizzare i tempi di pagamento. Particolare attenzione è stata riservata ai poteri dell'Antitrust nel sanzionare le pratiche commerciali sleali, individuandone 5 fattispecie, con una serie precisa di divieti. Importanti i chiarimenti sulla durabilità dei prodotti alimentari ed i termini di pagamento.

Il mondo del latte n° 1 del gen.2013 "Art.62 Workshop Assolatte"

Pacchetto latte finalmente operativo in Italia

Con la pubblicazione del decreto Mipaaf (Gazzetta Ufficiale del 10 – 12 - 2012 n. 287) parte l'applicazione in Italia del cd."pacchetto latte"UE (Reg. Ce 261/2012). L'articolo illustra le principali novità del provvedimento, la principale delle quali è l'introduzione, a livello UE, della contrattazione collettiva nel settore lattiero caseario per la determinazione del latte crudo, di tutte le specie, alla stalla.
Approfondimenti vengono dedicati anche agli organismi interprofessionali con la possibilità di istituire, a livello nazionale, delle organizzazioni a livello delle quali operino tutti i protagonisti della filiera: i produttori agricoli e il mondo della trasformazione e del commercio dei prodotti lattiero caseari.
L'obiettivo delle nuove organizzazioni sarà quello di valorizzare la produzione, facilitare la programmazione e l'adeguamento dell'offerta in base alle esigenze della domanda nonché migliorare la qualità, favorire l'innovazione tecnologica e la promozione sui mercati esteri.

L'informatore Agrario n° 47/2012 "Pacchetto latte finalmente operativo in Italia"


3.PREZZI E MERCATI

Aumentano i costi di produzione ma si aprono nuove opportunità per l'export nostro principale punto di forza

L'editoriale di Paolo De Castro sostiene che proprio l'export agroalimentare rappresenta uno dei veri punti di forza del nostro paese e analizza le prospettive positive in tal senso per i prodotti lattiero caseari, merito soprattutto del trend di espansione della domanda. Il conseguente aumento dei prezzi è effetto anche della depressione della capacità produttiva, in particolar modo negli Stati Uniti, per la passata siccità con aumenti delle quotazione di cereali e mangimi e conseguente diminuzione del numero di capi. L'autore si concentra sugli squilibri della nostra filiera che vanno tempestivamente sanati, orientandosi sempre di più verso il mercato e la competitività attraverso le sinergie e le aggregazioni.

Il mondo del latte n° 11 del nov.2012 "Export agroalimentare"

Garantire la redditività del latte

Sollecitati, in un recente forum, interventi urgenti e concertati tra agricoltori, Governo e Regioni per dare più valore al latte e garantire il reddito dei produttori. La strada suggerita è quella della riduzione dei costi alle imprese, di un nuovo modello di associazionismo e di migliori sinergie all'interno della filiera.
Viene chiesto, per tornare ad essere competitivi, un piano strategico per il salvataggio e il rilancio della zootecnia bovina da latte articolato sul territorio e la definizione di un nuovo sistema di regole per i rapporti interprofessionali. Il confronto con l'industria di trasformazione, oggi focalizzato solo sul prezzo, non può prescindere dalla presenza della grande distribuzione organizzata (GDO) al tavolo delle trattative.

Agrisole del 30/11/2012 "Cia garantire la redditività del latte"

Industriali insensibili alle richieste degli allevatori

L'editoriale si sofferma sulle tensioni tra gli allevatori italiani e la loro controparte industriale nelle discussioni per la fissazione del prezzo del latte crudo alla stalla ed il rinnovo degli accordi interprofessionali scaduti.
Si stanno cercando delle modalità che diano applicazione pratica alle recenti norme sulla contrattualizzazione obbligatoria prevista dal "pacchetto latte" UE e dall'articolo 62.
Molti allevatori sono scoraggiati e vi è il rischio di un ulteriore impoverimento del tessuto delle aziende.
Gli allevatori si aspettano un aumento del prezzo del latte per bilanciare i maggiori costi che stanno sostenendo da mesi per l'aumento delle quotazioni di mais, soia e mangimi.

L'informatore Agrario n° 5/2013 "Assolatte sorda alla richiesta degli allevatori"

Luci e ombre sul futuro della Pac

Focus di Paolo De Castro sul futuro della Pac. Per quanto riguarda il settore caseario le nuove misure di protezione dovranno tener conto della necessità di una maggiore integrazione della componente agricola nel mercato e nella filiera. Nei provvedimenti approvati, come il pacchetto latte, si è guardato all'organizzazione di filiera come principale valore aggiunto.

Il mondo del latte n° 1 del gen.2013 "Luci e ombre sul futuro della PAC"

Valutazione sull'accordo dei prezzi del latte in Lombardia con il gruppo Italatte (Lactalis)

Si approfondiscono i contenuti sull'accordo sul prezzo del latte alla stalla firmato dalle organizzazioni agricole ed il primo gruppo industriale della regione. L'intesa, raggiunta, anche grazie alla mediazione del Ministro Mario Catania, ha una portata economica assai rilevante: 1000 conferenti e 10 milioni di quintali di latte all'anno. Le valutazioni del mondo agricolo sul passaggio da 38 a 40 centesimi al litro sono moderatamente positive visto il contesto generale e danno garanzia di stabilità alle imprese recuperando i maggiori costi di produzione degli ultimi mesi.

L'informatore Agrario n° 47/2012 "Pacchetto latte finalmente operativo in Italia"

4.VARIE

La responsabilità condivisa della sicurezza alimentare

Gli articoli affrontano diversi aspetti della sicurezza alimentare a cominciare dalla norma base comunitaria della responsabilità condivisa tra tutti gli attori della filiera. In particolare nel primo il focus è sulla trasformazione e conservazione degli alimenti e sulla conseguente fiducia del consumatore sul tema della sicurezza.
La sicurezza alimentare infatti non può essere demandata alla sola industria agroalimentare ma andrà estesa ai fornitori, ai trasportatori, ai grossisti e ai dettaglianti, come pure ai consumatori e agli operatori della ristorazione che con le loro scelte sono altrettanto responsabili della preparazione di pasti sicuri.
Nel secondo si esaminano gli aspetti relativi alla salvaguardia degli alimenti durante il trasporto e lo stoccaggio.

Il mondo del latte n° 1 del gen. 2013 "Sicurezza alimentare responsabilità condivisa"
Il mondo del latte n° 12 del dic.2012 "Responsabilità condivisa"
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