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Rassegna stampa Settore olivicolo Agosto - Ottobre 2013

Temi di attualità:

FRODI (Sequestri e azioni repressive)

• Nuove armi contro l'olio deodorato. Per i truffatori sarà presto game over.

L'articolo riporta i risultati della ricerca scientifica, fatta in Italia, per contrastare i fenomeni di adulterazione e sofisticazione nel mondo dell'olio extra vergine di oliva.
I temi di lavoro, sui quali gli esperti si sono cimentati ed hanno presentato le loro attività di ricerca, erano dettati da due semplici parole chiavi: genuinità e deodorazione.
Sono stati sperimentati metodi di controllo progettati per essere veloci, economici e non distruttivi, come ad esempio la riflettometria nel dominio del tempo (TDR) e la spettroscopia nel vicino e nel medio infrarosso. Questi metodi pur in un diverso stadio di avanzamento, sembrano molto promettenti e potrebbero affiancare le tecniche separative tradizionali, per una gestione del controllo della qualità più sostenibile ed efficace e che ha lo scopo di giungere alla determinazione quantitativa più accurata solo nei casi davvero sospetti.

- Teatro Naturale 18/10/2013 (vedi n° 1 All. 1)


• La Spagna olearia si autodenuncia. E' fasullo un extra vergine su quattro.

Nell'articolo sono riportati i dati presentati da Juan Ramon Izquierdo, nel corso del workshop "Olive oil authentication", tenutosi a Madrid lo scorso giugno. Egli ha illustrato l'attività investigativa, di contrasto alle frodi e sofisticazioni condotta in Spagna nel corso del 2012. In questo anno ci sono state circa 770 ispezioni, di cui la metà per la categoria olio extra vergine di oliva. Il 23% dei campioni è risultato irregolare soprattutto per difetti di purezza o qualità, non corrispondendo, dunque, alla categoria merceologica dichiarata.
Il relatore conclude sottolineando che gli attuali sistemi analitici sono sufficienti a rilevare le frodi più comuni ma non i deodorati, che oggi rappresentano una quota significativa delle contraffazioni nel mondo oleario.

- Teatro Naturale 12/10/2013 (vedi n° 2 All. 1)


• Extravergine, la truffa è sempre in agguato.

E' riportata la notizia di olio di bassissima qualità, spesso ottenuto attraverso la raffinazione degli oli importati, che si nasconde dietro al paravento di marchi sedicenti ed etichette fuorvianti. Questo, è ciò che ha detto il presidente dell'Euripes Gian Maria Fara, è ciò che è riportato nel 2° Rapporto sulle Agromafie.
Attraverso un piano di campionamento di olio di oliva effettuato su tutto il territorio nazionale si sono avuti risultati allarmanti, secondo i limiti di contenuto in metil esteri degli acidi grassi ed etil esteri degli acidi grassi minore o uguale a 30 mg/Kg. Ben il 49% del totale esaminato, sono risultati non conformi (di questi il 54% provenienti dal Sud, il 24% dal Nord e il 22% dal Centro) e il 51% conformi (27% dal Sud, 33% dal Nord e 40% dal Centro).

- AgroAlimentare News 26/10/2013 (vedi n° 3 All. 1)


NORMATIVE

• Nuovi limiti e paletti sull'extra vergine d'oliva con la revisione del regolamento 2568/91.

L'articolo riporta le novità introdotte con la revisione del regolamento n. 2568/91. La prima novità è il superamento del limite per gli alchil esteri, questo scompare ed è sostituito da un solo limite per quanto riguardano gli etil esteri, dove il valore massimo ammesso sarà di 40 mg/kg per la campagna 2013/14, 35 mg/kg per la campagna 2014/15 e 30 mg/kg dalla campagna 2015/16. Un'altra novità, riportata nell'articolo, riguarda l'abbassamento del tenore in cere a 150 mg/kg. Abbassato il valore di stigmastadiene a 0,05 mg/kg.

- Teatro Naturale 18/10/2013 (vedi n° 4 All. 1)

 

• L'Alta Qualità per l'olio d'oliva torna in alto mare.

Si riporta la notizia sulle forti resistenze da parte delle regioni del nord all'adozione di un sistema di qualità nazionale che potrebbe danneggiare gli affari delle denominazioni d'origine che producono buoni profitti. Le regioni sono: Lombardia, Veneto, Liguria e Toscana, dove davanti ad un buon funzionamento delle denominazioni d'origine, l'Alta Qualità potrebbe modificare gli equilibri sul mercato tanto da provocare uno scossone anche per questi oli che godono di un significativo premio di prezzo.
Ciò comporta il sostanziale blocco del progetto che si porterà a termine solamente quando si raggiungerà un'intesa tra il Ministro e gli assessori all'agricoltura delle Regioni.

- Teatro Naturale 14/09/2013 (vedi n° 5 All. 1)


• Tutte le regioni rispettano le norme sullo spandimento dei reflui oleari?

L'articolo riporta la questione riguardante lo spandimento dei reflui oleari. Dalla relazione 2009-2011 redatta dal Mipaaf manca l'80% e più della produzione olearia nazionale. Puglia, Calabria e Sicilia non hanno inviato i dati e in altri casi le indicazioni fornite sono solo parziali.
Il quadro che ne emerge risulta fortemente lacunoso; soltanto 1428 domande di spandimento sono state presentate nel triennio 2009-2011, a fronte di  circa 4000 frantoi presenti su tutto il territorio nazionale.

- Teatro Naturale 12/09/2013 (vedi n° 6 All. 1)


ANALISI E VALUTAZIONI ECONOMICHE

• Le quotazioni dell'olio d'oliva calano e i produttori iberici alzano la voce.

Si riporta la notizia sul calo del 13% di prezzo riscontrato in Spagna. In Italia, invece, la discesa si è fermata al 7%.
Il commercio di olio di oliva nei primi dieci mesi dell'annata olearia 2012/13 (ottobre –luglio) è cresciuto in molti mercati: 22% in Giappone, 10% in Russia, 2% in Cina e 4% in Brasile. Si registra, invece, un calo del 10% in Australia, 5% negli Stati Uniti e 2% in Canada.
In Italia, solo a partire da fine agosto, si è registrata una flessione dei prezzi che ha portato tuttavia il prezzo a scendere di 20 centesimi di euro, rispetto ad aprile 2013.

- Teatro Naturale 12/10/2013 (vedi n° 7 All. 1)


• Quanto costa produrre un chilo d'olio d'oliva in Spagna?

L'articolo riporta la notizia dell'Osservatorio dei prezzi e dei mercati del Ministero dell'Agricoltura iberico il quale ritiene che il costo medio per produrre un chilo di olio di oliva, in oliveti spagnoli non irrigati ne meccanizzati, che rappresentano il 70% dei campi in Andalusia e nella regione di Cordoba, sia di 2,47 euro/kg, per gli anni 2010 e 2011.
Differenti i costi per l'oliveto solo irrigato (1,93 €/kg) e per quello meccanizzato ed irrigato (1,59 €/kg). Infine, solo per gli impianti irrigui e completamente meccanizzati il bilancio è positivo.

- Teatro Naturale 07/09/2013 (vedi n° 8 All. 1)


• Torna l'abbondanza. Le previsioni per la prossima campagna sono positive per Italia e Spagna.

L'Italia nel complesso dovrebbe produrre 330/350 mila tonnellate d'olio di oliva con il sud che farà da padrone. In particolare sarà la Puglia, le zone del barese e del gargano, ad avere una migliore produzione rispetto l'anno precedente. Le regioni che, per problemi fitopatologici e climatici, soffriranno di più saranno il Salento e in particolare il brindisino.
La Spagna rispetto alla campagna precedente 2013/2013 dovrebbe ritornare a sorridere. Infatti, come si legge nell'articolo, soprattutto l'Andalusia dovrebbe recuperare i livelli produttivi precedenti, tornando a superare le 700 mila tonnellate di olio. Ottimi risultati pure in Catalogna mentre, qualche problema in più, nelle zone interne a causa delle abbondanti piogge invernali e primaverili.
Buone previsioni anche in Portogallo e in Tunisia, che prevedono una produzione rispettivamente di 70-80 mila tonnellate e 100 mila tonnellate di olio di oliva. Grossi problemi invece per la Grecia, dove la produzione non dovrebbe superare le 180-200 mila tonnellate.

- Teatro naturale 28/09/2013 (vedi n° 9 All. 1)


VARIE

• Sempre più tracciabilità nei programmi oleari europei.

L'articolo discute di un'iniziativa di Copa-Cogeca a Bruxelles per agevolare il consumo consapevole dell'alta qualità. L'obiettivo è quello di agevolare il consumo consapevole dell'alta qualità dell'olio extra vergine di oliva, offrendo ai consumatori garanzie di trasparenza nelle informazioni: tappo antirabocco, etichette trasparenti, origine certa del prodotto coniugate ad una maggiore convenienza del prodotto sul mercato garantito attraverso un sistema di regole condiviso e da tutti accettato.

- Teatro Naturale 21/09/2013 (vedi n° 10 All. 1)


• Extravergine di "alta qualità" per tutelare il prodotto italiano.

Nell'articolo si riporta lo stato attuale della classificazione merceologica degli oli vergini di oliva che garantisce una parziale purezza del prodotto, ma lontana dal garantire la qualità. La valorizzazione e la tutela dei prodotti italiani di alta qualità deve basarsi sulle loro caratteristiche qualitative differenziali non contemplate dalla classificazione merceologica e la maggior parte degli oli di oliva italiani Dop devono rispondere ai parametri del Sistema di qualità nazionale.
L'articolo riporta un grafico dei valori medi di acidità libera, numero di perossidi, polifenoli totali e acido oleico relativi ad alcuni Dop nazionali. Sia per i parametri merceologici sia per quelli legati alle proprietà salutistiche, come composti fenolici e acido oleico, quasi tutti gli oli Dop analizzati sono conformi rispetto ai parametri del disciplinare Sqn. 

- L'informatore Agrario 19-25/09/2013 (vedi n° 11 All. 1)


• Il frantoio hi-tech "corregge" l'olio.

Viene illustrato il recente progetto di Metropoli (Cdc), Università di Firenze, Regione Toscana e Olcas per migliorare la qualità tramite un sistema che riduce i difetti mantenendo intatte le caratteristiche organolettiche dell'extravergine. Il progetto è nato sulla base di due obiettivi: da un lato diminuire le difettosità del prodotto, dall'altro quello di garantire un prodotto che non perda le proprie caratteristiche nutrizionali quindi la propria carica fenolica, garantendo una maggiore conservabilità delle caratteristiche organolettiche e salutistiche dell'extravergine.

- Agrisole 13/09/2013 (vedi n° 12 All. 1)


• Hojiblanca lascia Deoleo al proprio destino. Nasce Dcoop.

L'articolo riporta la notizia della avvenuta fusione tra la cooperativa Hojiblanca con Tierras Altas Aceites de Granada. La nuova cooperativa rafforzerà il suo ruolo di leader mondiale, controllando 250.000 tonnellate d'olio d'oliva per un fatturato di 600 milioni di euro.
Dcoop sarà la più grande cooperativa agricola spagnola andalusa e terza assoluta in Spagna per fatturato, con 600 milioni di euro annui.

- Teatro Naturale 05/10/2013 (vedi n° 13 All. 1)
 

 

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