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Rassegna stampa settore vitivinicolo Gennaio-Aprile 2014

 

1. FRODI

Sembrava di Cortona, ma il vino era siciliano

Il Corpo Forestale dello Stato, in collaborazione con ICQRF di Firenze, ha proceduto al sequestro di circa 6000 bottiglie di vino commercializzato con etichetta irregolare indicante immagini e nome geografico riconducibile al territorio di Cortona ed imbottigliato presso un azienda di Monte San Savino (Arezzo), proveniente in realtà dalla Sicilia.
Ulteriori accertamenti hanno consentito di appurare la complicità di un distributore compiacente, che forniva le etichette irregolari all'azienda di imbottigliamento.
Entrambi i soggetti sono stati denunciati per frode ed è stata applicata loro una sanzione amministrativa di 1032 euro.

- Tgcom24 11/03/2014 (vedi all. 1 n°1)


2. ANALISI E VALUTAZIONI ECONOMICHE

Il mondo dell'Asti si ricompatta e torna a crescere in volumi

È  stato annunciato da Gianni Marzagalli presidente del Consorzio dell'Asti il 20 dicembre scorso, il rientro nel Consorzio delle grandi delle grandi Case spumantiere Martini & Rossi, Fontanafredda e Toso, Gancia, La Torre di Castel Rocchero e la Cevim di Nizza Monferrato, fuoriuscite negli anni scorsi perché in disaccordo con le strategie di settore intraprese dal Consorzio.
Il Presidente ha reso noto che con il rientro di questi grandi produttori la rappresentatività del Consorzio dovrebbe superare il 96% della quota vinificata ed imbottigliata di Asti e Moscato, mentre dovrebbe restare inferiore la quota rappresentata dei viticoltori con livelli pari al 50% del totale. L'annata produttiva 2013 è stata caratterizzata da un forte incremento della produzione totale di bottiglie rispetto al 2012  pari all'11%, composta da 74,2 milioni di bottiglie di Asti e da 25,2 milioni di bottiglie di Moscato per un totale di 99 milioni e 443 mila bottiglie commercializzate.
È inoltre stato evidenziato il ruolo fondamentale rappresentato dall'export che assorbe l'86% del prodotto commercializzato, destinato principalmente a Germania, Usa, UK, Francia, Austria, Giappone, Danimarca e Belgio.

- Il Corriere vinicolo n.2 20/01/2013 (vedi all. 1 n°2)


Nel 2013 l'Export di vini italiani viaggia a doppia cifra spingendo il fatturato oltre la soglia dei 5 miliardi di euro

Continua anche nel 2013 la crescita del fatturato del settore vitivinicolo nazionale, con un incremento pari al 4,8% rispetto all'anno precedente realizzato da un aggregato costituito da 111 società, di cui 33 di carattere cooperativo, e 78 tra spa ed srl  (6 a controllo estero).
A trainare la crescita del fatturato sono state le esportazioni che hanno fatto segnare un incremento pari al 7,7%, molto superiori al 1,8% registrato sul fronte del mercato interno. Và sottolineato come la crescita del fatturato sia stata raggiunta dal forte rialzo registrato nel 2013 sul versante dei prezzi, che è andato a bilanciare il calo del 4,4% in volume registrato in quasi tutti i mercati presidiati dalle imprese italiane.
Sul lato interno si è avuto un consolidamento delle vendite da parte della GDO che hanno raggiunto una quota di mercato pari al 42% del totale commercializzato, seguita dall'Horeca che ha assorbito il 19%, dalle enoteche e bar con circa il 9% e dalle vendite dirette pari al 8%. Resta difficoltosa la situazione sui mercati esteri, in cui le aziende si affidano per l'83% ad intermediari-importatori.

- Agrisole 4-10/04/2014 (vedi all. 1 n°3)
- L'informatore Agrario n.14 10-16/04/2014 (vedi all. 1 n°4)


Un 2012 da record per i vini emiliano-romagnoli

Un 2012 caratterizzato da una forte progresso sui mercati internazionali è stato vissuto dalle aziende vitivinicole dell' Emilia Romagna, che hanno fatto segnare una crescita in valore del 15% delle esportazioni pari a 353 milioni di euro, in media con il trend vissuto nel quinquennio 2007-12 caratterizzato da una crescita sui mercati internazionali del 51%.Germania, Spagna, Francia, Scandinavia, Uk, Brasile, Usa, Russia e Giappone si confermano i principali paesi di destinazione dei prodotti emiliani.
Un settore che con i 7,7 milioni di ettolitri ha contribuito nel 2012 per il 17% della produzione totale italiana, investendo l'8,1% delle superfici nazionali assorbite per il  44% da Dop, per il 47% da Igp e per il 9% da altri vini.

- Agrisole 14-20/03/2014 (vedi all. 1 n°5)


Crollo dell'export verso la Cina: l'indagine anti-dumping blocca gli acquisti di Pechino
 
Inversione di tendenza e crollo dell'esportazioni in Cina che nel 2013 hanno fatto segnare una riduzione in quantità pari al 33% e limitando le perdite in valore al 2,9% (74,8 milioni di euro totale), a causa dell'indagine anti-dumping aperta dalle autorità cinesi sull'export di vino europeo all'indomani della decisione della Commissione Europea di applicare dazi provvisori sui pannelli solari provenienti dalla Cina. L'indagine intrapresa dal gigante asiatico ha posto un forte freno alle importazioni provenienti da tutta Europa, penalizzando maggiormente la posizione delle aziende francesi le cui riduzioni hanno evidenziato un calo del 16% in volume e del 18% in valore con una perdita di 60 milioni di euro.
La Cina ha annunciato nel mese di Marzo la chiusura dell'inchiesta, attraverso un'intesa raggiunta con le organizzazioni professionali cinesi ed europee e sugellata dalla firma di un protocollo d'accordo.

- Agronotizie 24/03/2014 (vedi all. 1 n°6)
- Agrisole 28/03-03/04/2014 (vedi all. 1 n°7)


3. NORMATIVE

Nasce il nuovo Nizza Docg
 
Il Consorzio dei Vini d'Asti e Monferrato ha approvato il rinnovato disciplinare per la produzione del Nizza Docg, apportando modifiche in merito all'uvaggio utilizzabile che dovrà essere 100% Barbera e che non potrà subire processi di arricchimento del grado alcolico neppure nelle annate sfavorevoli, e la possibilità di produrre un Nizza Riserva attraverso un affinamento di 30 mesi in cantina (di cui 12 mesi in botti di legno).
La produzione realizzata nel 2013 in 44 aziende vitivinicole situate nelle aree circostanti la città di Nizza Monferrato si è attesta in 200 mila bottiglie, ma il Consorzio di tutela prevede un incremento nelle produzioni che dovrebbero giungere entro il 2015 alla soglia record di un milione di bottiglie.

- Unione Italiana Vini 08/01/2014 (vedi all. 1 n°8)


Presentato il testo unico della vite e del vino: si punta a razionalizzare le norme e a snellire i controlli
 
È stato presentato alle Commissioni Agricoltura di Camera e Senato il testo Unico del vino, definito negli ultimi due anni da Agrinsieme, Federvini, Unione Italiana Vini, Assoenologi e Federdoc. Il testo, composto da 76 articoli distribuiti in otto capitoli, racchiude gli oltre 130 tra regolamenti comunitari, leggi nazionali, decreti e circolari ministeriali che attualmente regolano l'universo normativo del vino.
L'obiettivo a cui puntano i proponenti è quello di razionalizzare le attività di controllo, eliminando quelle non necessarie ed evitando le duplicazioni che spesso vengono operate dalle amministrazioni competenti, e di modulare l'entità delle sanzioni in ordine alla gravità e alla tipologia di irregolarità commessa puntando a facilitare la risoluzione delle controversie attraverso l'utilizzo dell'istituto della diffida e del ravvedimento operoso. Il Ministro Martina ha già ufficialmente appoggiato l'iniziativa, auspicando che il nuovo testo possa essere approvato entro la fine del 2014.

- L'informatore Agrario n.9 06-12/03/2014 (vedi all. 1 n°9)
- Agrisole 07-13/03/2014 (vedi all. 1 n°10)
- Agrisole 04-10/04/2014 (vedi all. 1 n°11)


4. VARIE

Giordano, 60 anni senza intermediari

Un successo imprenditoriale iniziato nel 1956, data in cui l'azienda decise di eliminare gli intermediari dedicandosi totalmente alla vendita diretta dei propri prodotti, e raggiungendo nel 2013 un fatturato di oltre 100 milioni. L'azienda nel 2013 ha prodotto 25 milioni di bottiglie (150 etichette a catalogo) nelle due sedi produttive di Diano D'Alba e di Torricella, e posizionandosi al nono posto tra le aziende italiane  (la seconda tra le private dopo Zonin secondo il ranking Mediobanca), e tra i leader europei della vendita a distanza con 3 milioni di clienti nel mondo.
Le vendite online iniziate nel 2008 e cresciute, hanno permesso all'impresa di passare da un fatturato di 8 milioni di euro ai 30 milioni del 2013, unendo all'utilità della promozione tradizionale la semplicità delle procedure telematiche di acquisto.

- Agrisole 28/02-6/03/2013 (vedi all. 1 n°12)


Prosecco, gioco di squadra per tutelare il nome

I Consorzi del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene Docg e del Prosecco Doc hanno dato vita ad una società congiunta, nata allo scopo di registrare il marchio sui vari mercati internazionali ed poter influire con maggiore incisività sul fronte degli accordi internazionali.
Conegliano e Valdobbiadene rappresentano di fatto un grande distretto della produzione vitivinicola nazionale, in grado di raggiungere una quota di fatturato pari a 450 milioni di euro nel 2013 in crescita del 7,3 rispetto all'anno precedente, e puntando al rafforzamento della posizione fuori dai confini.
L'export infatti assorbe il 45% delle produzioni totali (10 anni fa era il 30%), e ha fatto segnare nel 2013 una crescita pari al 14,8%, riuscendo anche a veicolare i flussi di esportazione verso mercati più profittevoli, come conferma lo spostamento di un milione di bottiglie dalla Germania alla Svizzera ad un prezzo medio alla bottiglia di 4,80 euro contro i 4,51 euro di quello tedesco.

- Agrisole 10-16/01/2014 (vedi all. 1 n°13)


Guerra dell'Amarone: tensione tra le famiglie dell'Amarone e ed il Consorzio

Non sembra attenuarsi la spaccatura che si è aperta tra i principali produttori di Amarone ed il Consorzio di tutela in merito alla modifica del disciplinare proposto dallo stesso Consorzio, e che prevederebbe a detta dei produttori un ampliamento della zona di produzione pari al 30% della superficie idonea. I produttori temono un forte incremento delle superfici impiantate che potrebbe portare ad un eccesso nelle produzioni e nell'offerta , che finora è stata assorbita dai mercati esteri senza intaccare i prezzi di vendita, difficile da governare.

- Agrisole 28/02-6/03/2013 (vedi all. 1 n°14)


Non si arresta il calo dei consumi interni

Anche nel 2013 le vendite nella Grande Distribuzione Organizzata, pari a un totale di 517 milioni di litri venduti hanno fatto registrare una flessione di 36 milioni di litri in volume (- 6,5%), mentre è risultato in aumento il prezzo di vendita dei vini confezionati pagato in media dai consumatori per 2,93 euro al litro, ben il 10,2% in più rispetto al 2012. In forte calo sono risultate le vendite di vini in Brik che hanno ceduto il 9% dei volumi per un totale di 159 milioni di litri commercializzati, e dei vini in contenitori in plastica in flessione del 19%, mentre hanno contenuto le perdite le bottiglie da 0,75 l che, cedendo il 3,4%, con 240 milioni di litri venduti restano il formato più venduto.

- Agronotizie 12/02/2014 (vedi all. 1 n°15)
- Agrisole 04-10/04/2014 (vedi all. 1 n°16)


Spumanti, l'incognita dello sfuso

Una forte riduzione dell'esportazione di vini spumanti in bottiglia sta caratterizzato i flussi nazionali, con un  calo del 7% negli ultimi 3 anni, bilanciata dai flussi di prodotto sfuso. È quanto afferma Giampietro Comolli, responsabile dell'Osservatorio sui vini spumanti (Ovse), che definisce il fenomeno come un italian sounding a metà, in cui il vino è davvero di origine italiana, ma esportato in cisterna ed imbottigliato nei paesi di destinazione, cedendo il valore aggiunto legato all'immagine del prodotto nelle mani di confezionatori e distributori esteri, e creando le condizioni per la creazioni di effetti pericolosi nel lungo periodo.
L'esempio della Germania, primo importatore di vino spumante italiano, che nel 2013 ha fatto registrare un calo dei flussi di prodotto imbottigliato pari al -16% e consumi stabili, è il chiaro esempio di come tale fenomeno sia in continuo aumento.

- Agrisole 04-10/04/2014 (vedi all. 1 n°17)

 

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