Sebbene molte imprese agricole e agroalimentari si siano già confrontate con logiche e strumenti di responsabilità sociale, in molti casi non si riscontra un orientamento strategico di fondo, ma azioni isolate e scollegate dalle politiche aziendali. Il gruppo di lavoro si è posto un duplice obiettivo: da un lato, accompagnare le imprese nell'individuazione di un percorso di RS che rispecchi il contesto spazio-temporale in cui si trovano a operare. Dall'altro, offrire uno strumento a tutti gli intermediari (camere di commercio, organizzazioni professionali e di produttori, GAL, enti locali, ecc.) che vogliano sensibilizzare e assistere le aziende del territorio nel processo di implementazione di comportamenti socialmente responsabili. A questo proposito, la griglia di autodiagnosi* fornisce un punto di partenza per iniziare tale percorso. La matrice di seguito riportata, infatti, si basa su un approccio modulare e graduale, tenendo in considerazione sia i comportamenti che l'azienda mette in atto singolarmente sia le dinamiche di sistema in cui la stessa è coinvolta.
Per conoscere la propria collocazione all'interno della griglia, basta rispondere a un questionario il cui scopo è duplice:
- fotografare quella componente di responsabilità sociale sommersa (le buone pratiche non formalizzate) che rappresenta un elemento fortemente caratterizzante il sistema agroalimentare italiano;
- identificare i passi operativi che la singola azienda può compiere per migliorare il proprio orientamento alla responsabilità sociale secondo una logica di "gradualità", prendendo in considerazione il proprio livello di partenza.
Terminato il questionario, sarà possibile visualizzare alcune buone prassi individuate dal gruppo di lavoro INEA.
*Per maggiori informazioni sulla griglia di autodiagnosi, consultare le linee guida INEA.