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Strutture agricole in Calabria

In Calabria, sulla base dell'ultimo censimento dell'agricoltura dell'Istat, risultano attive 137.790 aziende agricole di cui il 7,2% con allevamenti (9.914) le quali occupano una superficie totale pari a 704,7 mila ettari, il 78% della quale costituisce la superficie agricola utilizzata (549.254 ettari). Rispetto al 2000 è consistente la diminuzione del numero di aziende (-21,5%) e della superficie totale (-16,4%); rimane invariata la superficie agricola utilizzata (-1,0%).

Il tessuto produttivo delle aziende agricole calabresi è da sempre caratterizzato da una forte polverizzazione (la SAU media è rimasta sostanzialmente invariata passando da 4,03 a 4,00 ettari). Le aziende sotto i 5 ettari sono l'86% del totale delle aziende e insistono sul 29% della superficie agricola utilizzata.

Per quanto riguarda la forma giuridica le aziende individuali rimangono quelle prevalenti (98,7% del totale) anche se sono in crescita, rispetto al censimento 2000, le aziende inquadrate sotto il profilo giuridico delle "società": le società semplici (452), le altre società di persone (306), le società di capitali (214) e le società cooperative (162). Per quanto riguarda il titolo di possesso, anche nell'ultimo censimento, seppur in calo del 27% rispetto al 2000, la  proprietà rimane il titolo di possesso prevalente; delle 137.700 aziende calabresi, l'85% risultano di proprietà, il 3% hanno superfici in affitto, il 4% solo ad uso gratuito e l'8% utilizzano terreni sia in proprietà che in affitto. La già citata diminuzione delle superfici delle aziende (sia in termini di SAT che di SAU) si presenta con valori considerevoli proprio nelle aziende di proprietà, tanto che dal 2000 al 2010 in questa categoria la SAT diminuisce del 30% e la SAU del 18%, mentre si evidenzia un aumento di entrambe le superfici per tutte le altre forme di possesso. Nelle forme miste, quelle che combinano l'affitto con l'uso gratuito, le superfici aumentano del 200%.

La dimensione media della SAU in affitto è 11 ettari, mentre nel 2000 era di circa la metà. Le dimensioni medie delle aziende che utilizzano forme miste di possesso fanno registrare un  aumento passando da 9 ettari nel 2000 a 12 ettari nel 2010.

Per quanto riguarda la forma di conduzione delle aziende agricole, dai dati dell'ultimo censimento si riscontra che in regione il numero di aziende condotte direttamente dal conduttore è diminuito rispetto alla rilevazione del 2000 di ben 37.255 unità (-22%), di 198 quelle con salariati e di 17 le aziende con altra forma di conduzione. Sempre riguardo alla forma di conduzione è interessante far emergere il dato che riguarda invece la superficie delle aziende rispetto alla forma di conduzione delle stesse; sia la SAU che la SAT, infatti aumentano in maniera esponenziale nelle aziende con altra forma di conduzione: la SAU aumenta di 9.254 ettari (+498%) e la SAT di ben 26.465 ettari (+948%).

Non solo il numero delle aziende censite in Calabria diminuisce, ma anche le superfici interessate alle diverse colture si rilevano in diminuzione negli ultimi dieci anni. Questo è vero per la coltivazione della vite, della barbabietola da zucchero, dei fruttiferi e degli orti familiari. In controtendenza, invece, sono le 2 coltivazioni più importanti della regione, ovvero la superficie investita ad agrumi (+10,4%) e la superficie interessata dalla coltura dell'olivo (+14,4%) anche se il numero di aziende diminuisce rispettivamente del 32,2% e del 5,7%. Aumentano, rispetto al censimento del 2000, anche le superfici a sementi, fiori e piante ornamentali e piante sarchiate da foraggio.

Le coltivazioni legnose agrarie si confermano come le principali attività presenti nel maggior numero di aziende con, rispettivamente 124 mila aziende e 251 mila ettari di SAU interessati. La coltura principale rimane l'olivo che viene coltivato nel 75% delle aziende totali (113.907 aziende) e interessa una superficie di 186 mila ettari (pari al 34% della SAU complessiva). L'altra coltivazione importante a livello regionale, ovvero quella che riguarda gli agrumi, vede censite 20.974 aziende, pari al 15% del totale delle aziende calabresi, con una superficie di 35.408 ettari di SAU (6% della superficie totale calabrese).

Discorso diverso bisogna invece fare per quanto riguarda il settore zootecnico calabrese. Le aziende con allevamenti in regione rappresentano il 7,2% delle aziende complessive e ciò identifica la Calabria tra le regioni con la più bassa incidenza di aziende zootecniche. La forte ristrutturazione avvenuta nel settore zootecnico nel corso degli ultimi 10 anni in Calabria ha condotto, da una parte,  una consistente diminuzione del numero delle aziende  con allevamenti ma, dall'altra, anche un confortante aumento del numero medio di capi allevati, soprattutto per quanto riguarda il numero di capi negli allevamenti dei bufalini.

Il numero di persone impegnate nelle aziende calabresi è pari a 358.815 unità per 15.705.451 di giornate. La maggior parte delle giornate di lavoro vengono prestate dal conduttore (45% del totale) e dai salariati (32%).

L'agricoltura calabrese continua ad essere gestita da conduttori anziani con basso titolo di studio.I conduttori con un'età oltre i 65 anno sono il 37% del totale e solo il 10% ha un'età al di sotto dei quarant'anni.

Quasi il 74% dei conduttori ha al massimo un diploma di scuola media inferiore, ma tra di essi il 34% ha solo la licenza elementare e il 10% è privo di titolo di studio.

Per maggiori dettagli sulle dinamiche dell'agricoltura calabrese si può consultare l'opuscolo "L'agricoltura nella Calabria in cifre 2012" in questo sito.

 

      

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