Si chiude oggi la due giorni, che ha avuto luogo presso l'Istituto Nazionale di Economia Agraria (INEA), organizzata dall' INEA e dalla Rete Europea della Valutazione, per favorire lo scambio di esperienze e conoscenze tra gli esperti in materia di valutazione delle Reti Rurali Nazionali.
La valutazione è lo strumento principale di analisi per dare evidenza  al contributo delle politiche e i relativi effetti, le performance, i punti di forza e debolezza dell'a¬zione pubblica e stimarne l'efficienza e l'efficacia.

Aspetti settoriali (agricolo, agroalimentare e forestale), ambientali (tutela e valorizzazione) e territoriali (agronomia, econo¬mia aziendale, teoria dell'impresa) e socio-culturali rientrano nei percorsi intrapresi dalla valutazione, soprattutto nell'ambito delle politiche di sviluppo rurale.

"Sin dalla prima riforma dei Fondi Strutturali del 1988 - ha dichiarato Giovanni Cannata Commissario Straordinario dell'INEA - l'Istituto è stato un pro¬tagonista di un'azione finalizzata a favorire la crescita di una cultura della valutazione, realizzando attività di valutazione in senso stretto, come valutatore indipendente, e di coordinamento nazionale, come referente istituzionale, migliorando gli strumenti di chi lavora in questo contesto e stimolando lo scambio delle esperienze a livello europeo, nazionale e regionale.  Nell'ottica della nuova Riforma della PAC 2014-20, l'INEA ha avviato una riflessione sulla valutazione che inserisca le nuove proposte comunitarie all'interno di un quadro teorico di riferimento, indicando nuove priorità di intervento, nuove modalità di programmazione e gestione delle politiche inerenti il primo e il se¬condo pilastro della PAC e i diversi programmi della politica di coesione".

Le giornate hanno visto la partecipazione di funzionari e valutatori provenienti da diversi Stati Membri, la Commissione Europea e il Mipaaf.