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I dati RICA per la valutazione di piani e programmi di sviluppo rurale: il caso del PSR del Friuli Venezia Giulia 2000 - 06

Da tempo si discute, sia nell'ambiente scientifico che in quello dell'amministrazione pubblica, di come l'integrazione di fonti di dati amministrativi, statistico economici e tributari possa semplificare l'attuazione delle politiche agricole e di sviluppo rurale sia dal punto di vista del beneficiario, riducendo la quantità di informazioni da fornire con la domanda, che dal punto di vista delle amministrazioni che attuano le politiche e dei soggetti che a vario titolo sono tenuti a valutarle.

Su questo fronte si stanno muovendo sia gli istituti di ricerca, tra questi anche INEA per la parte economico agraria ed ISTAT per le informazioni di carattere strutturale, che le agenzie di pagamento. L'integrazione non è però una cosa semplice da attuare, oltre ai problemi amministrativi, quali la gestione della privacy, che spesso nasconde la reticenza di molti soggetti amministrativi nel rendere disponibili i propri dati, ci sono problemi tecnici di non semplice risoluzione.

Un'esperienza di integrazione di fonti di dati diverse è stata realizzata negli ultimi anni dalla Sede INEA per il Friuli Venezia Giulia. Tale esperienza si è basata sull'utilizzo di dati RICA e dati di monitoraggio per la valutazione del Piano di Sviluppo Rurale del Friuli Venezia Giulia 2000-2006. L'utilizzo dei dati RICA per la valutazione si è inoltre coniugato con una revisione del sistema di monitoraggio al fine di raggiungere una maggiore copertura degli indicatori obbligatori nella fasi di monitoraggio e valutazione. La valutazione intermedia del PSR aveva infatti messo in evidenza alcune criticità del sistema di monitoraggio, e ciò aveva indotto l'Autorità di gestione ad affrontare tali problematiche affidando al Centro Interdipartimentale dell'Università degli Studi di Udine CARTESIO l'incarico di aggiornare il sistema stesso. Il compito è stato realizzato da un gruppo di lavoro appositamente costituito, comprendente INEA ed esperti in diverse discipline (economica, ambientale, forestale) provenienti non solo dal mondo accademico e coordinato dal prof. Pierluigi Bonfanti, direttore del Centro.


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