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Rassegna stampa settore vino novembre - dicembre 2012

 

Temi di attualità:

 

1. FRODI

 

Verifiche e controlli nel mondo vitivinicolo

L'articolo fa il punto della situazione sulle attività di verifica e controllo da parte dell'Ispettorato Repressione Frodi (ICQRF) e del Nucleo antifrodi dei Carabinieri. Il MiPAAF ha espresso, ancora una volta, la sua volontà di adottare una linea di fermezza contro le frodi alimentari e di fornire a produttori e consumatori una sempre maggiore e corretta informazione. Il corretto utilizzo delle norme resta una garanzia ed un valore aggiunto per tutti ed un elemento essenziale per l'export. La tipologia delle irregolarità riscontrate va, dagli illeciti amministrativi, alla detenzione illegale, alle adulterazioni ed anche alla concussione di alcuni controllori ai danni dei produttori agricoli. In particolare a Roma, in Sicilia e Puglia si sono avuti sequestri, in termini di valore, per più di 4 milioni di euro.

Teatro Naturale n°44/2012 del 4/12/2012 (All.2)

 

Analisi dell'attività di controllo di Valoritalia

Si amplia l'attività istituzionale della società di controllo sui vini fondata nel 2009 da Csqa Certificazioni e Federdoc, che ha effettuato, nel 2012, verifiche su 136 denominazioni (45 docg, 131 doc e 41 igp), pari a circa il 75% della produzione nazionale a denominazione di origine. Complessivamente le partite controllate, pari a 8,3 milioni di ettolitri, rappresentano oltre un miliardo di bottiglie da 0,75 litri. Nel corso del 2011 sono state effettuate 21.528 ispezioni di cui quasi 14.000 nei vigneti e 5.800 in cantina. Sono state rilevate 114 non conformità lievi e più di 1.100 classificabili come gravi. Nei primi mesi del 2012 sono stati già prelevati 35.000 campioni di vino, pari a 6,5 milioni di ettolitri, da analizzare ai fini dell'ottenimento dell'idoneità alla denominazione.

Informatore Agrario n°48/2012 del 27/12/2012 (All.2)

Agrisole del 14/12/2012 (All.2)

 

2. PREZZI E MERCATI

Calo del 6% della produzione mondiale di vino. La produzione mondiale torna ai livelli del 1975.

Secondo le stime OIV i raccolti globali dovrebbero fermarsi a quota 248 milioni di ettolitri, 16 in meno del 2011. Particolarmente sensibile la riduzione in Europa (-9 %) , particolarmente in Francia (-18%) e Spagna (-5,7%) e nell'Europa dell'Est. In crescita Usa, Australia e Cile. Il ridimensionamento europeo è dovuto a problemi climatici e ad un ridimensionamento delle superfici vitate proseguito nell'ultimo anno anche in assenza di premi all'abbandono. Significative le riduzioni degli ettari anche per Australia e Sud Africa. Cresce, per il futuro, il timore di un'ulteriore battuta di arresto per i consumi europei. In aumento invece l'export nei paesi extra Ue.

Agrisole del 23/11/2012 (All.1)

Terra e Vita n°45/2012 del 10/11/2012 (All.1)

Teatro Naturale n°40/2012 del 6/11/2012 (All.1)

 

L'export resta la terapia anticrisi del vino

Con il calo dei consumi interni la via dell'estero resta la strada obbligata per la crescita delle imprese. Gli editoriali affrontano le tematiche e le azioni per rilanciare le vendite sui nuovi mercati e fronteggiare l'agguerrita concorrenza internazionale. Il rischio, per l'Italia, è quello di perdere la propria leadership di principale esportatore internazionale e da qui la necessità di rafforzare la presenza sui nuovi mercati (Cina e sud est asiatico in particolare) senza tralasciare gli sbocchi sui mercati dell'est europeo. Va in questa direzione il nuovo "Progetto vini Italia in Cina" che vede insieme il Ministero per lo Sviluppo Economico, l'Ice, la Federvini ed altri. L'operazione è necessaria per recuperare terreno rispetto ai nostri competitori. In Cina la quota di mercato dei vini italiani è del 7% contro il 50% della Francia. Il vino italiano comunque trova spazio a Hong Kong grazie ad aste e moda. Anche la Tailandia come nuova frontiera di conquista.

Agrisole del 30/11/2012 (All.2)

Teatro Naturale n°1/2013 del 10/01/2013 (All.2)

Teatro Naturale n°44/2012 del 4/12/2012 (All.2)

Teatro Naturale n°40/2012 del 6/11/2012 (All.1)

 

Aumento boom dei prezzi all'origine del vino

Rialzo dei prezzi all'origine dei vini comuni: più 60% per i rossi, più 50 % per i bianchi. Incrementi più contenuti per quanto riguarda le Igt (tra il 15 e il 30%, invariati invece i listini di Doc e Docg). Il mercato, turbato dalla siccità estiva e dagli estirpi, sconta la discesa della produzione italiana sotto il muro dei 40 milioni di ettolitri. La carenza di prodotto spinge, di conseguenza, in alto i listini ma le quotazioni sembrano ribaltare la piramide della qualità. Meglio i vini senza denominazione, sfusi e da taglio, liberi di oscillare secondo le leggi del mercato.

Terra e Vita n°44/2012 del 4/12/2012 (All.2)

 

Indagine sulle preferenze dei consumatori

Il testo illustra le conclusioni di una recente indagine Nomisma sui cambiamenti delle abitudini dei consumatori negli acquisti del vino. Nell'attuale scenario di forte recessione economica le preferenze si orientano, non sempre e non solo sui prodotti più convenienti, ma anche ricercando il territorio e i valori cooperativi. Aumenta la preferenza della provenienza italiana, che rappresenta il primo criterio di acquisto per un quarto dei soggetti, e il gradimento crescente verso le etichette Dop e Igp. I territori più gettonati sono, in ordine di importanza, il Piemonte e la Toscana, seguiti da Sicilia, Veneto, Campania e Puglia.

Agrisole del 23/11/2012 (All.1)

 

Andamento della crescita delle etichette a marchio (private label) nella grande distribuzione organizzata

L'incremento sugli scaffali della grande distribuzione di più del 6% dei vini a marca privata, con un aumento dell'8% in termini di valore, non è visto con particolare entusiasmo dalle grandi centrali cooperative. Il timore nasce dal fatto che la marca privata possa togliere valore a quella dei singoli produttori che rischiano, in tal modo, di diventare dei semplici riempitori di bottiglie. Le lunghe bagarre sui tempi dei pagamenti e sulla forma dei contratti di fornitura non hanno certamente contribuito a creare un clima di fiducia reciproca tra produzione e distribuzione. La collaborazione sembra comunque obbligata: supermercati e discount vendono, nel mondo, ormai quasi il 40% del vino. I consumatori, alla fine, scelgono quello che viene proposto dagli intermediari e dalla distribuzione organizzata.

Terra e Vita n°43/2012 del 27/10/2012 (All.1)

 

3. VARIE

 

Bilancio del Programma nazionale di sostegno al settore vitivinicolo (PNS)

Il Ministro Catania ha espresso grande soddisfazione per il successo riscosso dal programma, che grazie all'impegno di tutti i soggetti, ha portato all'erogazione di circa 340 milioni di euro che costituisce l'intero budget per l'OCM vino messo a disposizione dall'Unione Europea. Nell'anno 2012 la maggior parte di tali risorse è stata assorbita dalla misura "Ristrutturazione e riconversione vigneti", (circa 157 milioni di euro) pari a 173.000 ettari, circa un quarto del "vigneto Italia". Importante anche la misura relativa alla promozione sui mercati esteri (65 milioni di euro), nonostante l'intervento prevedesse la partecipazione finanziaria dei privati per il 50 % dei costi.

Teatro Naturale n°40/2012 del 6/11/2012 (All.1)

Terra e Vita n°44/2012 del 4/12/2012 (All.2)

Allegato 1 

Allegato 2 


      

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