Roma, 19 febbraio 2009 - Sala "Caduti di Nassirya" del Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari, Via Torino, 44

Costituzione italiana e agricoltura. Ma anche, diversificazione delle aziende agricole, rapporto con altri settori produttivi, complessità delle relazioni tra i soggetti e i territori e creazione della competitività del settore a partire da nuove basi. Questi i temi del convegno svoltosi oggi a Roma, organizzato dall'INEA e dall'Associazione Rossi-Doria per accendere i riflettori sul ruolo rivestito oggi dall'agricoltura all'interno di un contesto generale radicalmente mutato rispetto a 60 anni fa. «L'odierna iniziativa - ha dichiarato Lino Carla Rava, Presidente dell'INEA - è quanto mai opportuna proprio per l'essere stata organizzata in collaborazione con l'Associazione Manlio Rossi-Doria, che è stato uno dei più importanti Presidenti dell'INEA in un periodo cruciale, dal settembre del 1944 all'ottobre del 1947, per l'elaborazione della Costituente. Proprio al suo lavoro, infatti, si deve il ruolo fondamentale per la ricerca e la politica agraria in Italia nell'elaborazione della Carta Costituzionale. Questo è dimostrato - ha concluso - tra l'altro, dal fatto che l'INEA fu la sede della Sottocommissione Agricoltura della Costituente».
L'incontro è stato articolato partendo dal confronto puntuale con il passato, sia in termini di analisi delle trasformazioni verificatesi all'interno della società italiana, che da agricola è passata ad industriale e post industriale, sia in termini di approfondimento del cambiamento del modello di governance delle politiche agricole a livello nazionale. In particolare si è snodato attraverso una riflessione sulla Costituzione e le politiche agrarie negli anni ‘50 e '60 per delineare la funzione dell'agricoltura in quegli anni, fino ad arrivare ad un'analisi più generale dal punto di vista giuridico del rapporto tra la Costituzione stessa e l'agricoltura per sottolineare le differenze tra il passato e il presente. Il focus del convegno è stato centrato sulla modifica delle politiche comunitarie in materia di PAC e di sviluppo rurale relativamente alle dinamiche ambientali e di integrazione con altri settori.
Un ulteriore spunto di riflessione è stato fornito dal tema emergente della funzione sociale dell'agricoltura, particolarmente dal cambiamento delle sensibilità dei consumatori e dei cittadini, più attenti alla qualità dei prodotti, alla sicurezza, al contenuto etico e sociale dei prodotti.