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Luci ed ombre del comprato bovino da carne

Circa il 7% del valore dell'intera produzione agricola italiana e circa un quarto dell'offerta complessiva della sola zootecnia. Questo è l'apporto fornito dall'allevamento del bovino da carne, oggetto del seminario organizzato dall'INEA, a Roma, martedì 7 luglio ore 9:30, presso la Sala Caduti di Nassirya del Comando Carabinieri Politiche Agricole, via Torino 44.
Quello dell'allevamento del bovino da carne si presenta come un comparto di indubbia rilevanza che però, analogamente agli altri comparti zootecnici, ha manifestato alcune debolezze legate ad aspetti sanitari e di sostenibilità ambientale.
La scarsità di superficie in Italia da destinare al pascolo ha determinato il prevalere di un modello intensivo ad elevata concentrazione territoriale, che ha brillantemente risposto agli obiettivi propri del secondo dopoguerra di aumentare le rese e garantire l'accessibilità diffusa al consumo di carne. Oggi, però, sembra incontrare difficoltà in termini di capacità di generare reddito e di nuove prospettive ambientali e di cambiamenti nelle aspettative dei consumatori.
Durante la manifestazione verrà presentato il rapporto "Qualità, redditività e sicurezza nel comparto delle carni bovine in Italia". A seguire la tavola rotonda sui temi: le opportunità derivanti dalla nuova politica di sostegno dopo la riforma della PAC, la qualità come elemento di competitività nel contesto internazionale e le nuove sfide in tema di salubrità alimentare e sostenibilità ambientale.


      

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