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    Azione 1.1.1 - Valutazione dell'impatto del disaccoppiamento totale degli aiuti. Elaborazione di nuove prospettive

    Obiettivi

    L'azione è finalizzata a predisporre uno studio di analisi dell'impatto del disaccoppiamento totale degli aiuti introdotto nel 2006 sulle strategie delle aziende olivicole al fine di valutare le possibili implicazioni della riforma della PAC prevista per il dopo 2013 ed elaborare nuove prospettive.

    A tal fine è stata realizzata un'indagine presso le aziende olivicole volta a capire come è stata percepita la riforma Fischler, le strategie di adattamento ai cambiamenti e quali modifiche sarebbero stati indotti a fare a seguito di un ulteriore approfondimento del processo di disaccoppiamento previsto dalla PAC 2014-2020. A tale indagine si è affiancata un'analisi dei dati strutturali ed economici delle aziende olivicole presenti nel campione RICA prima e dopo la riforma del 2006, al fine di evidenziare le determinanti della redditività delle aziende.

    Attività

    La valutazione dell'impatto del disaccoppiamento sulle aziende olivicole è stata realizzata mediante una ricognizione originale condotta presso le aziende olivicole attraverso la somministrazione di un questionario precedentemente sottoposto alla validazione di attori privilegiati.

    Il questionario è stato somministrato ad un campione di aziende presenti nella Banca dati RICA 2011 tramite una procedura informatica riservata ai soli utenti della rete di rilevazione contabile dell'INEA.

    I questionari sono stati somministrati a 455 aziende diffuse nelle regioni maggiori produttrici di olio d'oliva in rappresentanza di tutto il territorio nazionale -  Puglia, Calabria, Campania (Sud), Sicilia (Isole), Lazio, Toscana (Centro), Liguria (Nord) - che, assieme, rappresentano, mediamente, l'80% della superficie in produzione, della produzione di olio d'oliva e delle aziende a olivo nazionali.

    Il questionario è composto da 4 sezioni. La prima ha rilevato i dati strutturali dell'azienda. La seconda sezione riguarda più specificatamente la valutazione, da parte dell'agricoltore, dei risultati economici della propria azienda in un anno di riferimento. La terza sezione riguarda la valutazione, da parte dell'agricoltore, degli effetti della riforma del regime di sostegno del 2006 sulla propria azienda. L'ultima sezione, infine, riguarda le strategie future di gestione dell'azienda in vista di una riforma della PAC che potrebbe ridurre l'aiuto percepito.

    L'analisi dei dati strutturali ed economici delle aziende della RICA è stato avviata in collaborazione con il Dipartimento di Economia e Politica Agraria (DEPA) di Portici. Il gruppo di lavoro ha analizzato i dati strutturali ed economici di un campione di aziende presenti nella RICA nel periodo 2003-2010, al fine di confrontare alcuni indicatori di competitività e performance prima e dopo la riforma del settore del 2006. La prima fase del lavoro è consistita nel riportare a omogeneità le informazioni contenute nella BD RICA nell'arco temporale preso in considerazione. Per via del cambiamento del criterio adottato dalla RICA per la classificazione delle aziende in OTE (Orientamento Tecnico Economico), si è proceduto alla riclassificazione del campione 2003-2009 per adeguarlo ai criteri adottati nel 2010. L'analisi verte su la redditività delle aziende e le sue principali determinanti e la definizione di indicatori tecnici ed economici, ed stata realizzata facendo riferimento ai valori medi di tre gruppi di aziende – aziende con OTE olivicolo, tutte le aziende olivicole, un campione costante di aziende olivicole –, e per ambiti regionali.

    Un'altra attività di analisi economica è stata realizzata, sempre a partire dai dati delle aziende appartenenti alla RICA, mettendo a confronto alcuni indicatori (RN/azienda, Aiuti/azienda, Aiuti/ha, Aiuti/RN) calcolati sulle aziende con OTE specializzato in un periodo precedente la riforma del 2006 (biennio 2003-2004) e in un periodo successivo alla riforma stessa (biennio 2009-2010) per le sette regioni nelle quali l'olivicoltura è maggiormente presente, sia in termini di estensione territoriale che di peso sull'economia agricola locale: Liguria, Toscana, Lazio, Campania; Puglia, Calabria e Sicilia. L'analisi dei dati mostra come a seguito della riforma sia aumentato il reddito netto aziendale, sebbene l'aiuto sia diminuito, riducendo, di conseguenza, il peso degli aiuti sul redito netto.

    Project manager Project manager

    Maria Rosaria Pupo D'Andrea 

    Tel. 0984 4052227
    E-mail: pupo@inea.it

     

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